sabato 22 dicembre 2012

...e il naufragar m'è dolce in questo mare

Squilla il cellulare. Alessandro mi chiama per dirmi che la mia storia, la mia ricerca, è finita in home page su Repubblica.it. L'incredulità lascia il passo in un attimo alla vergogna. "Mmm ci sentiamo tra un po'" gli dico, senza lasciargli il tempo di aggiungere nulla. Ora il mio sguardo vaga per casa senza trovare ciò che cerca, guardando senza vedere. E a casa non ho neanche una birra per sedare il formicolio che sento nella mia testa. Bevo un bicchiere d'acqua, come facevo 20 anni fa per cancellare gli incubi notturni. E in un attimo tutto si acquieta, e l'oceano diventa lago. Le possibilità di ritrovarla in qualche modo aumentano e non mi vergogno più. Come non ci vergogna dei propri sogni. Quello che questa cosa è diventata, un sogno. Ma non di quelli alla Briatore. Ma un sogno reale. Quelli che fanno tabula rasa del resto. Quelli che ti rendono affamato, come diceva qualcuno. Un fischio, sarebbe bastato un fischio per evitare tutto questo. Per evitare di vagare la sera in quel luogo. Il luogo dell'incontro. Quel cavolo di Cavalcavia Bussa a cui non ho mai dato molta importanza. "Passiamo di qua" dicevo ai miei amici che non capivano la mia improvvisa passione per Isola e Corso Como. Le serate fredde, hanno acceso il calore del mio cuore, che per giorni mi ha portato da quelle parti. Così, come un cane che aspetta il proprio padrone. Che dire, almeno ora la strada per arrivare alla metropolitana la conosco. Un fischio, un fischio mi dico. E poi penso "ma io non so fischiare". Quasi fossi un liceale che cerca una scusa con se stesso per non aver studiato abbastanza. Lo ammetto mi sono assopito un attimo. Ma ora sono vigile. Vigile grazie ai miei amici che mi aiutano in questa ricerca. E grazie a tutti quelli che si affannano per il mio sogno. Certo la mia razionalità ogni tanto mi riporta a terra, ma io la combatto, perché quando impari a volare difficilmente riprendi a camminare. Forse tutto questo non porterà a nulla, forse la ritroverò e ne rimarrò deluso, forse è tutto sbagliato, forse mi hai già trovato e la cosa ti spaventa, forse sarai tu a rimanerne delusa, ma tant'è che un sogno è un sogno e non ho nessuna intenzione di risvegliarmi sul più bello. Voglio continuare a dormire.

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